Si è chiuso a Lignano Sabbiadoro il 1° Campo Residenziale per Giovani Sportivi Diabetici organizzato da Sweet Team Aniad FVG con Regione Friuli Venezia Giulia che, grazie ad un’apposita legge, finanzia questi momenti educativi. Tutta la didattica è stata gestita da Roberta Assaloni diabetologa, Raimonda Muraro dietista e Francesca Cimitan infermiera, in collaborazione con i Servizi di Diabetologia Regionali.

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SPORT E DIABETE Lo Sweet Team Aniad FVG, associazione di volontariato che promuove l’attività fisica e lo sport come parte fondamentale della terapia della persona con diabete, si è battuto molto affinché questo campo fosse realizzato con un metodo didattico innovativo. Lo Sweet Team, grazie ad una donazione liberale di un soggetto privato ha potuto invitare  l’ Equipe del Laboratorio di Attività Motoria Adattata (LAMA) dell’ Università di Pavia, diretta da Matteo Vandoni. I LAMA sono  specializzati nell’ animazione di gruppi educatici con persone diabetiche e permette di non avere la solita educazione diagnostica e terapeutica, ma una visione della persona con diabete a 360°. Alla fine del corso residenziale per Attività fisica, Sport e Diabete, ognuno ha potuto conoscere il proprio diabete, le proprie potenzialità atletiche, i propri limiti ed i propri tempi di preparazione e di recupero e praticare liberamente attività fisica  o lo sport, ma sempre in sicurezza, conoscendo i propri limiti.

CAVARZERANI Oltre  alle sessioni con l’equipe dei LAMA e con gli operatori diabetologici, ci sono stati due momenti extra didattici: con Luisa Cavarzerani che fa parte della nazionale italiana di karate FESIK. In una chiacchierata a ruota libera ci ha raccontato il suo rapporto con diabete, Patchpump, Karate, scuola, canoa, arrampicate. E’ stata una lezione per tutti. Sabato pomeriggio, a chiusura del corso, abbiamo avuto un incontro con due  atlete azzurre paralimpiche, che stavano partecipando ad uno stage di allenamento proprio alla GeTur di Lignano. Michela Brunelli medaglia d’argento a Pechino 2008 e Giada Rossi medaglia di bronzo a Rio 2016 ci hanno raccontato le  loro esperienze di vita e di sport e superare i limiti fisici e psicologici. Una sola parola per definirle: fantastiche.

OLTRE I LIMITI Tutti hanno dimostrato di come i limiti possano essere superati, ma sempre “in sicurezza”. La persona con diabete è una persona che porta il  “suo diabete” come porta i documenti dentro il marsupio oppure in uno zainetto, cosa che non le impedisce, mantenendo un corretto controllo metabolico, di svolgere una vita attiva, normale, …ma cosa vuol dire normale?

Conosci te stesso, conosci il tuo diabete. Se farai così, anche in mezzo a cento avversità, non sari mai in pericolo.

incodaalgruppo.gazzetta.it

 

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