Rubrica a cura della
Dott.ssa Silvana Cum
Dietista
Centro Diabetologico Trieste (ASUGI)
FUNGHI
Protagonisti di piatti ricercati e superbi, i funghi rappresentano uno dei più raffinati ingredienti della gastronomia italiana.
Comunemente attribuiti al regno vegetale, in realtà, sono organismi viventi eterogenei, che costituiscono un gruppo alimentare a sé.
In Italia sono diffuse numerose varietà, sia a crescita spontanea che da coltivazione. Le varietà più comuni sono rappresentate da porcini, ovuli, chiodini, champignon, gallinacci e spugnoli.
Se si acquistano funghi freschi, è bene scegliere quelli più lucidi, sodi e possibilmente senza ammaccature. Il prezzo non è un indicatore di qualità, poiché varia in base al tempo e all’abbondanza del raccolto. Se non si conosce la provenienza, il consiglio è di scegliere i funghi nostrani. Riguardo alla determinazione della tossicità dei funghi è importante sfatare alcune credenze: non è vero che l’aglio, il prezzemolo e l’argento diventano neri a contatto con le varietà velenose, così come non è detto che i funghi velenosi cambino colore una volta tagliati. Sapere distinguere le varietà edibili richiede anni studio ed esperienza: diffidate da chi si improvvisa micologo e acquistateli sempre da fonti accreditate.
I funghi possono essere cucinati in tantissimi modi: in padella, fritti, in umido, alla griglia, al cartoccio. Alcune varietà più delicate, come gli champignon, possono essere affettate finemente e consumate anche crude.
Un semplice metodo di conservazione dei funghi crudi consiste nel congelarli, dopo averli ben puliti, quindi sbollentati per 2 minuti in acqua acidula con succo di limone, immersi in acqua fredda, sgocciolati e asciugati con cura. Il processo di congelamento non ne altera le proprietà nutrizionali.
Dal punto di vista nutrizionale, i funghi freschi contengono poche calorie, mediamente 28 kcal ogni 100 g di alimento (fatta eccezione per i funghi sott’olio), quantità moderate di carboidrati (1.3 g/100g), proteine (2.5 g/100g) e grassi (0.5 g/100 g). Apportano, invece, buone quantità di fibra (4.4 g/100g): mezzo piatto di funghi ne contiene in media quasi 9 g, pari a circa un terzo del quantitativo giornaliero raccomandato per un adulto. Nella versione secca, in seguito alla rimozione dell’acqua, si osserva una concentrazione di tutti nutrienti, in particolar modo di carboidrati e proteine.
Tra i micronutrienti, ricordiamo la presenza di ferro, niacina, vitamina D (chiodini) e folati.
I funghi sono caratterizzati dalla presenza di quantità interessanti di acido glutammico, un aminoacido il cui sale sodico viene largamente utilizzato come additivo per aromatizzare le preparazioni alimentari come esaltatore di sapidità. Per questo motivo sono perfetti per aumentare la sapidità di un piatto limitando l’uso del sale.
SUGGERIMENTO SMART. Per favorire l’assorbimento del ferro presente nei funghi, si può provare a condirli o a consumarli insieme ad una fonte di vitamina C, che rende questo minerale più disponibile per il nostro organismo. Non è necessario che i due alimenti siano presenti nello stesso piatto, ma sarà sufficiente, per esempio, concludere il pasto a base di funghi con una porzione di frutta ricca di vitamina C come arance, fragole o kiwi.
NOCI
Qualche anno fa sono state protagoniste di una strutturata campagna di prevenzione delle patologie cardiovascolari, appartengono alla famiglia delle Juglandacee e arricchiscono le tavole di tutta Italia nei mesi prenatalizi. Stiamo parlando delle noci!
Il frutto è una drupa, composto dal mallo, la parte esterna carnosa, che, a maturità, libera la noce vera e propria costituita dall’endocarpo legnoso con all’interno in cosiddetto gheriglio, ossia il seme commestibile.
Dal punto di vista nutrizionale sono caratterizzate da elevate quantità di grassi “buoni”, polinsaturi (40.6 g/68,1 g lipidi totali per100g di parte edibile), più precisamente rappresentanti dall’acido linoleico e dall’acido linolenico, acidi grassi essenziali rispettivamente della serie omega-6 e omega-3. Tra i benefici, hanno la capacità di abbassare i livelli ematici di colesterolo, riducendo, in particolare, il colesterolo cattivo LDL e migliorando la sensibilità all’insulina. Sono una buona fonte di proteine, fibra alimentare, fosforo, magnesio, manganese, ferro e vitamine del gruppo B.
Hanno, tuttavia, un apporto calorico non trascurabile: 100 g di noci contengono circa 702 calorie. Le noci, assieme a tutti gli altri tipi di frutta secca oleosa, rappresentano uno spuntino nutriente ed energetico. Una porzione di noci corrisponde a circa 6-8 pezzi (30 g).
Provatele assieme a una porzione di yogurt greco intero, una manciata di cereali integrali (20-30 g e un cucchiaino di miele per una colazione a basso indice glicemico.
SUGGERIMENTO SMART. Alcuni consigli pratici possono aiutare ad incrementare il consumo di noci: non dimenticatevi di portarle a scuola o in ufficio per consumarle come snack. Possono essere usate, con moderazione, anche per arricchire insalate e salse.
Ringraziamo “Il Pais” e in particolar modo a Alessia, Marta, Simone e Zani Piasenzotto