Rubrica a cura della
Dott.ssa Sonia Modica
Medico Dermatologo
presso il Reparto di Dermatologia dell’Ospedale di Monfalcone
Xerosi cutanea e prurito nel paziente diabetico
Il diabete mellito (DM) è una malattia caratterizzata da livelli alti di zucchero (glucosio) mel sangue.
L’iperglicemia è dovuta a mancanza assoluta (Diabete tipo1 distruzione autoimmune delle cellule che producono insulina) o relativa di insulina (Diabete tipo 2) o all’eccesso di fattori che agiscono contro l’insulina stessa.
Caratteristiche del diabete all’esordio sono la glicosuria (glucosio nelle urine), l’iperglicemia, la poliuria (aumento della quantità di urina emessa), la polifagia (tendenza all’eccessiva introduzione di cibi), il dimagrimento e in estremi casi il coma (profondo stato di incoscienza).
Si ritiene che almeno il 30% dei pazienti con diabete mellito presentino nel corso della loro vita patologie cutanee.
Solitamente le manifestazioni seguono lo sviluppo del diabete stesso, ma alcune volte possono comparire prima che il diabete si manifesti, assumendo quindi un valore particolare nella diagnosi precoce di questa malattia.
Le dermatosi si manifestano nel 30-70% dei diabetici.
Oltre 80% dei diabetici ha la xerosi (pelle secca) localizzata agli arti inferiori e nella metà dei casi nei pazienti anziani.
Altre manifestazioni cutanee più frequenti sono: infezioni cutanee (48-61%), dermatosi infiammatorie (20% circa).
Le persone che soffrono di diabete di tipo 2 sono più a rischio di quelle affette da diabete di tipo 1.
Spesso presentano un’intensa xerosi cutanea (secchezza), sia per la compromissione dei nervi periferici legata all’iperglicemia cronica che per una diminuita secrezione sebacea e sudoripara.
La xerosi cutanea, nel paziente diabetico, si manifesta molto spesso al terzo inferiore della gamba, così come alla superficie laterale del piede e alle dita dei piedi; è possibile osservare un’accentuazione della trama cutanea e la presenza di squame furfuracee, di piccole dimensioni.
Si possono associare sulla cute del piede anche screpolature e ragadi, che possono rappresentare la premessa per la formazione di ulcere e infezioni cutanee (molte ospedalizzazioni tra i diabetici riguardano problematiche legate al piede).
La desquamazione molto spesso è associata a prurito; nel diabete il prurito si manifesta anche in altre sedi cutanee come il condotto uditivo, la regione ano-genitale, palmo della mano e pianta dei piedi.
Il prolungato grattamento può determinare la comparsa di abrasioni e conseguentemente un ispessimento superficiale cutaneo (la lichenificazione) che contribuisce ad alimentare la sensazione di prurito, creando così un circolo vizioso.
Il prurito risulta correlato alla gravità del diabete: più la malattia è controllata, minore sarà la sua incidenza.
Per curare la secchezza cutanea e il conseguente prurito nel soggetto affetto da DM è possibile ripristinare la barriera cutanea utilizzando creme emollienti a base di glicerolo e paraffina da applicare quotidianamente su tutto il corpo, in particolare agli arti inferiori ed ai piedi; idratanti ed emollienti legano l’acqua allo strato corneo prevenendo le infezioni correlate al grattamento da prurito e l’insorgenza di complicanze a livello del piede.
E’ importante detergere (lavare la cute) in modo poco aggressivo utilizzando detergenti appositi atti a rispettare o ripristinare lo strato lipidico superficiale.
Ringraziamo “Il Pais” e in particolar modo a Alessia, Marta, Simone e Zani Piasenzotto